Non sempre i programmi educativi personalizzati contengono gli obiettivi specifici ed i metodi relativi all'insegnamento delle abilità sociali, fattore altrettanto critico quanto le abilità sociali di per se stesse. Troppo spesso si presuppone che basti porre i soggetti con ridotte abilità sociali insieme con i loro coetanei perché vengano acquisite appropriate abilità.
Troppo spesso, quando stiamo lavorando con persone con autismo o con altri disturbi evolutivi che implicano problemi comportamentali, pensiamo che lasciando la persona avvertire le conseguenze naturali del proprio comportamento, imparerà a fare "ciò che è giusto".
Tuttavia, mentre le conseguenze naturali possono essere un insegnamento potente per qualcuno, il problema per molti soggetti è che, poiché hanno un così limitato repertorio di abilità, non conoscono altri modi di comportarsi o reagire in una situazione particolare. Quindi, senza riguardo alle "conseguenze naturali", questi individui continueranno a comportarsi nello stesso modo problematico.
Il percorso ha avuto come obiettivo l’apprendimento di alcune abilità sociali, con lo scopo di favorire la crescita di competenze comunicative e di relazione interpersonale,
attraverso delle serate informative-formative rivolte ai genitori e dei laboratori specifici, indirizzati sia ai bambini che ai loro famigliari.
La necessità di operare in modo attento e sistematico anche con i genitori nasce da diverse considerazioni:
I laboratori rivolti ai genitori hanno previsto una parte di riflessione metacognitiva e di ridefinizione delle attribuzioni relative ai comportamenti inadeguati propri e dei propri figli, e una parte dedicata all'insegnamento di strategie per aiutarli ad affrontare e gestire quotidianamente le situazioni che di volta in volta li mettono in difficoltà.
I bambini, a loro volta, identificati i comportamenti sociali da acquisire, sono stati coinvolti in attività di gioco, confronto e riflessione, attraverso tecniche specifiche, che hanno lo scopo di aiutarli a interiorizzare e a sperimentare uno o più comportamenti sociali funzionali.
Il percorso si è articolato in 20 incontri da 1,5 ore ciascuno, con un gruppo di 5 bambini seguiti da 2 educatori. Sono stati altresì realizzati 3 incontri con il gruppo genitori per la
condivisione del percorso e per favorire l’emergere di nuove competenze e strategie.
Per ogni ragazzo è stata prevista la possibilità di un colloquio individualizzato per i genitori con la dott.ssa De Carlo Raffaella, psicologa e psicoterapeuta, referente del progetto.
Il percorso si è articolato in 20 incontri da 1,5 ore ciascuno, con un gruppo di 6 ragazzi seguiti da 2 educatori.
Sono stati altresì realizzati 5 incontri con i genitori per la condivisione del percorso e per favorire l’emergere di nuove competenze e strategie. Per ogni ragazzo è stata prevista la
possibilità di un colloquio individualizzato per i genitori con la dott.ssa De Carlo Raffaella, psicologa e psicoterapeuta, referente del progetto.
Associazione di promozione sociale Pollicino
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