Le parole per dirlo 2014 percorso di potenziamento delle abilità sociali

Perchè proporre un percorso di potenziamento delle abilità sociali? 

Non sempre i programmi educativi personalizzati contengono gli obiettivi specifici ed i metodi relativi all'insegnamento delle abilità sociali, fattore altrettanto critico quanto le abilità sociali di per se stesse. Troppo spesso si presuppone che basti porre i soggetti con ridotte abilità sociali insieme con i loro coetanei perché vengano acquisite appropriate abilità. 

Troppo spesso, quando stiamo lavorando con persone con autismo o con altri disturbi evolutivi che implicano problemi comportamentali, pensiamo che lasciando la persona avvertire le conseguenze naturali del proprio comportamento, imparerà a fare "ciò che è giusto".

Tuttavia, mentre le conseguenze naturali possono essere un insegnamento potente per qualcuno, il problema per molti soggetti è che, poiché hanno un così limitato repertorio di abilità, non conoscono altri modi di comportarsi o reagire in una situazione particolare. Quindi, senza riguardo alle "conseguenze naturali", questi individui continueranno a comportarsi nello stesso modo problematico.

Obiettivi del percorso

Il percorso ha avuto come obiettivo l’apprendimento di alcune abilità sociali, con lo scopo di favorire la crescita di competenze comunicative e di relazione interpersonale, attraverso delle serate informative-formative rivolte ai genitori e dei laboratori specifici, indirizzati sia ai bambini che ai loro famigliari.

La necessità di operare in modo attento e sistematico anche con i genitori nasce da diverse considerazioni:

  1. La famiglia è una risorsa importante per cercare di favorire i comportamenti positivi del bambino;
  2. il lavoro con il bambino a volte non è sufficiente per favorire la generalizzazione di adeguati comportamenti a casa e a scuola;
  3. l’indubbia disponibilità dei genitori a cercare di affrontare al meglio le problematiche sollevate dal figlio con difficoltà nelle abilità sociali, non sempre è sufficiente a modificare i comportamenti poco funzionali;
  4. il bambino con basse abilità sociali può mettere i genitori in grande difficoltà e imbarazzo generando reazioni di tipo fortemente punitivo, che producono un clima di tensione innescando così una serie di comportamenti disfunzionali da entrambe le parti.

I laboratori rivolti ai genitori hanno previsto una parte di riflessione metacognitiva e di ridefinizione delle attribuzioni relative ai comportamenti inadeguati propri e dei propri figli, e una parte dedicata all'insegnamento di strategie per aiutarli ad affrontare e gestire quotidianamente le situazioni che di volta in volta li mettono in difficoltà.

I bambini, a loro volta, identificati i comportamenti sociali da acquisire, sono stati coinvolti in attività di gioco, confronto e riflessione, attraverso tecniche specifiche, che hanno lo scopo di aiutarli a interiorizzare e a sperimentare uno o più comportamenti sociali funzionali.

Attività educative settimanali

Laboratorio per gruppo elementari

Il percorso si è articolato in 20 incontri da 1,5 ore ciascuno, con un gruppo di 5 bambini seguiti da 2 educatori. Sono stati altresì realizzati 3 incontri con il gruppo genitori per la condivisione del percorso e per favorire l’emergere di nuove competenze e strategie.

Per ogni ragazzo è stata prevista la possibilità di un colloquio individualizzato per i genitori con la dott.ssa De Carlo Raffaella, psicologa e psicoterapeuta, referente del progetto.

Laboratorio per gruppo medie

Il percorso si è articolato in 20 incontri da 1,5 ore ciascuno, con un gruppo di 6 ragazzi seguiti da 2 educatori.

Sono stati altresì realizzati 5 incontri con i genitori per la condivisione del percorso e per favorire l’emergere di nuove competenze e strategie. Per ogni ragazzo è stata prevista la possibilità di un colloquio individualizzato per i genitori con la dott.ssa De Carlo Raffaella, psicologa e psicoterapeuta, referente del progetto.