Le parole per dirlo 2012

Obiettivi del progetto

Il presente progetto è nato dall’esigenza di un gruppo di famiglie seguite dal Struttura Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli, che, al termine della felice esperienza del Progetto  “Genitori accanto ai figli”, ha inteso costituirsi in Associazione di Promozione Sociale, con l’intento di proseguire le attività terapeutiche proposte in un ottica più prettamente educativa, e implementando le attività con proposte a carattere espressivo e per il gruppo dei genitori. La premessa infatti è una visione biopsicosociale, olistica, globale e sistemica della salute umana (Human Functioning) che supera e implementa il modello medico biostrutturale. In questo senso il lavoro sulle necessità educative specifiche e le capacità espressive dei bambini non può non necessitare, per ottenere i risultati auspicati, di un parallelo lavoro con i genitori, per la condivisione del percorso educativo del bambini e la strutturazione di un messaggio educativo condiviso fra i 2 genitori e le altre figure educative. Il progetto si pone anche l’obiettivo di potenziare le abilità di comunicazione e relazione dei genitori stessi, attraverso la conoscenza e la comprensione del funzionamento dell’essere umano, visto in maniera globale, quale dimensione che vive al centro di un sistema, che ha le sue leggi e le sue regole.

Questi gli obiettivi in sintesi:

  • Migliorare le capacità espressive, di comunicazione e relazionali dei bambini con difficoltà pragmatiche del linguaggio, attraverso attività educative ed espressive mirate al potenziamento delle competenze linguistiche e di comunicazione;
  • Potenziare, attraverso il gioco strutturato, le abilità pragmatiche dei bambini per migliorarne l’interazione sociale;
  • Rinforzare l’alleanza educativa dei genitori fra loro rispetto ai bisogni dei figli;
  • Aumentare le abilità di relazione e comunicazione dei genitori fra di loro e con i propri figli.

Identificazione degli elementi di innovazione e di sostenibilità degli interventi nel tempo

Si è trattato della prosecuzione, con un taglio più prettamente educativo, di un percorso terapeutico sperimentato dai servizi specialistici territoriali (Ass 4 Medio Friuli), i quali condividono la necessità di sostenere lo sviluppo di servizi orientati alle famiglie, in una visione che vede il bambino all’interno di un sistema più ampio di relazioni. L’idea pertanto è stata quella di costruire “relazioni educativo- terapeutiche” piuttosto che “interventi educativo-terapeutici” coinvolgendo il nucleo famigliare non solo sotto il profilo terapeutico, ma anche sfruttando gli “utenti esperti” e favorendo l’autonoma gestione e programmazione di interventi rivolti ai propri figli. Questo scambio di visioni e competenze, è stato altresì valorizzato dalla volontà del servizio di garantire la supervisione, con i propri tecnici, delle attività previste.

Attività educative settimanali

Laboratorio per gruppo bambini

Il percorso si è articolato in 35 incontri da due ore ciascuno e si è rivolto a due gruppi di quattro bambini suddivisi per età, per un totale di otto bambini, seguiti da due educatori in un rapporto di 1 educatore ogni 2 bambini. Ogni appuntamento è stato videoripreso. L'obiettivo primario è stato quello di potenziare le abilità pragmatiche del linguaggio attraverso attività di gioco strutturato e guidato, contemplando un lavoro sulle seguenti aree:

  1. Interpretare la comunicazione verbale e non verbale;
  2. Consapevolezza delle regole della conversazione;
  3. Usare un linguaggio significativo;
  4. Abilità di inferenza.

Per le diverse attività sono stati utilizzati materiali didattici tradizionali (carta, matite, colori, giochi da tavolo) e degli ipad per lo svolgimento di esercizi/giochi educativi di tipo formativo.

Laboratorio per gruppo genitori

Parallelamente al lavoro svolto con i bambini, e nelle stesse fasce orarie, il gruppo di genitori si è incontrato con la mediazione di una psicologa, che ha, durante la settimana, lavorato insieme agli educatori alla rivisitazione e rilettura dei materiali video raccolti nell’attività con i bambini. L’incontro con i genitori è stato, pertanto, uno spazio nel quale osservare le competenze comunicative e di gioco dei propri figli per mettersi in sintonia con i bisogni e le potenzialità degli stessi.

Le attività con il gruppo genitori hanno previsto l'utilizzo di un PC e di un videoproiettore.

Le attività dei due gruppi si sono svolte contestualmente, e ciò anche per garantire la possibilità di ambo i genitori di essere presenti.

Fra un incontro e l’altro, l’equipe degli educatori si è incontrata con la psicologa (2 ore) per visionare i materiali video degli incontri precedenti svoltisi con i bambini e per selezionare i materiali significativi da mostrare ai genitori. 1 ora alla settimana, inoltre, è stata dedicata dai 2 educatori per la programmazione del successivo incontro con i bambini. Il servizio ha garantito, altresì, 15 minuti di pre e 15 minuti di post accoglienza a incontro. 

Attività educative mensili

Laboratori creativi mensili per gruppo bambini

Una volta al mese è stato organizzato un laboratorio di attività creative, utilizzando l’approccio delle arti terapie, per l’intero gruppo di bambini (8). Si è dunque creato un setting nel quale potenziare le abilità di comunicazione attraverso il linguaggio non verbale dell’arte, per fornire ai bambini un suppletivo strumento per dare espressione ai propri vissuti e alle proprie emozioni. Sono state utilizzate diverse tecniche che hanno spaziato  dalla manipolazione delle argille, alla pittura, al disegno e all’espressività corporea.

Durante gli incontri con i bambini sono stati utilizzati materiali quali: argille, torni manuali, matite, pennelli, acquarelli, colori acrilici, etc.

Laboratori mensili di counseling per gruppo genitori

Un parallelo lavoro con il gruppo genitori (8 coppie) ha utilizzato gli strumenti del counseling per sviluppare un lavoro di empowerment delle competenze di relazione, comunicazione, e di gestione delle situazioni-problema. Il Counseling infatti è una competenza comunicativa utilizzata per sostenere la persona ad affrontare i disagi (emotivi, relazionali, culturali, lavorativi, esistenziali) in cui si incorre nel corso della propria vita. Si basa sul presupposto che nella persona vi siano le risorse interiori necessarie affinché l’aiuto si produca nel proprio interno. Il lavoro, che ha avuto anche carattere esperienziale, ha trattato in particolare la competenza sistemica trattando i seguenti argomenti: nascita del sistema, la formazione della coscienza sistemica: il sistema valoriale interno, le leggi naturali dei sistemi e i possibili conflitti con la coscienza sistemica, l’entrata, la socializzazione e lo sviluppo di gruppo, la gestione della crisi, la ristrutturazione di campo. 

Le attività dei due gruppi si sono svolte contestualmente, e ciò anche per garantire la possibilità dei genitori di essere presenti. Il gruppo di arteterapia è stato condotto da un’arte terapeuta coadiuvata da una assistente e da un famigliare volontario. Il gruppo genitori è stato condotto da 2 counselor, un maschio e una femmina, consulenti esterni.